Intro - You Should Be Dancing - Alone
Massachusetts
To Love Somebody
Words
Closer Than Close
Islands In The Stream
Our Love (Don't Throw It All Away) (feat. Andy Gibb)
Night Fever - More Than A Woman
Lonely Days
New York Mining Disaster 1941
I Can't See Nobody
And The Sun Will Shine
Nights On Broadway
How Can You Mend A Broken Heart
Heartbreaker
Guilty
Immortality (with Celine Dion)
Tragedy
I Started A Joke
Grease (feat. Frankie Valli)
Jive Talkin'
How Deep Is Your Love
Stayin' Alive
You Should Be Dancing
Una raccolta di grandi successi e per di più dal vivo.
L'album, registrato nel novembre del 1997 a Las Vegas nel primo dei concerti del fortunatissimo "One night only"
mini world tour, raccoglie infatti alcuni dei più significativi successi dei fratelli Gibb (per raccoglieli tutti,
secondo l'opinione espressa dal notissimo produttore David Foster, ci vorrebbe un cd con sei unità). "One night only", pur non avendo la freschezza e la spontaneità dell'altro splendido lavoro dal vivo dei Gibb ("Here at last...Bee Gees live!", 1976),
dimostra efficacemente il perchè i Bee Gees siano ancora solidamente sulla breccia dopo trentacinque anni di onorata carriera. Per dirla retoricamente le loro canzoni sembrano
come il buon vino o come Sofia Loren: sfidano il tempo con un sorriso irriverente. Così ritroviamo alcuni dei famosi (o famigerati, fate vobis)
successi della "Febbre del sabato sera", insieme a vecchi evergreen come "To love somebody" , "Words", "New York mining disaster 1941" e "Massachussets". La cosa comunque che rende questo album
imperdibile è la riproposizione (per la prima volta anche come interpreti) di alcune grandi canzoni scritte dai Bee Gees per altri artisti. Troviamo clamorosi successi come "Grease" (Frankie Valli), "Heartbreaker" (Dionne Warwick), "Guilty" (Barbra Streisand) e "Islands in the stream" (Kenny Rogers & Dolly Parton).
Altri due momenti topici sono il duetto virtuale postumo con Andy Gibb (il più giovane e sfortunato dei fratelli Gibb, morto nel 1988 a 30 anni) nella splendida gemma "Our Love (don't throw it all away)" e
la presenza della "titanica" Celine Dion che duetta (in carne ed ossa) nella deliziosa "Immortality".
Questo lavoro è davvero un oasi di grande musica nell'aridità del rumore che ci vogliono fare passare per arte in questi ennesimi anni confusi.