E.S.P.
You Win Again
Live Or Die
Giving Up The Ghost
The Longest Night
This Is Your Life
Angela
Overnight
Crazy For Your Love
Backtafunk
E.S.P. (reprise)
Ricco e geniale. Questi due aggettivi possono spiegare questo lavoro del 1987 dei ritrovati (come interpreti) Bee Gees.
"Ritrovati" perchè per quasi tutti gli anni 80 Barry, Robin e Maurice Gibb si sono dilettati a scrivere grandi successi
per altri artisti del calibro di Barbra Streisand, Dionne Warwick e Diana Ross, solo per citarne alcuni.
Inoltre Robin e Barry hanno proposto album da solisti (che, specie nel caso di Robin,
hanno avuto un discreto risontro commerciale).
Così, dopo avere accontentato esigenze di casa discografica e managers scrivendo cinque buone canzoni nel 1983 per il seguito delle avventure di Tony Manero (la colonna sonora "Stayin'Alive"), i fratelli Gibb nell'ottobre 1987 decidono che è tempo di rimettersi in campo con la premiata ditta "Bee Gees". Affidandosi al grande produttore Arif Mardin (già artefice di "Main Course", nel 1975, probabilmente il miglior lavoro dei Gibb), i Gibb presentano sul mercato "E.S.P." (Extra Sensorial Perpections), un album che dal punto di vista melodico è davvero una pietra miliare. Discutibili possono forse essere alcune scelte di produzioni ed arrangiamenti che appesantiscono alcune canzoni che potevano diventare veri e propri evergreen. L'album esplode letteralmente in Europa, preceduto dall'incredibile successo dell'energetico singolo "You win again", per tre settimane consecutive al #1 in UK, e per 3 mesi nella top 10 della prestigiosa Eurochart ufficiale di "Music & Media" (gruppo Billboard). Il citato singolo si difenderà egregiamente pure in Italia, dove i fratelli vengono a fare una buona campagna promozionale approfittando anche delle nuove opportunità della allora crescente Fininvest (ora Mediaset). Il risultato è un ottimo #5 ed una scoperta dei Bee Gees da parte della generazione delle "duraniane". Nell'album spiccano le avvolgenti ballads "Live or die", "The longest night" e "Angela", vere e proprie gemme caratterizzate appunto da melodie di altissimo pregio. Sorprendente e piacevolissimo l'auto-sfottimento rap di "This is your life", nella quale i Gibb fanno un divertente collage con i titoli di alcuni delle loro più famose canzoni. Buone, anche se in parte appannate da scherzetti di "over-production", sono inoltre "Overnight" e "Giving up the ghost", mentre forse migliorabili erano la canzone che da il titolo all'album e "Crazy for your love". Infine l'album contiene una canzone che in seguito sarà malamente scopiazzata da tantissimi artisti e gruppetti pop-funk nei successivi 10 anni, la seminale "Backtafunk". Un buon album che, se fosse stato prodotto con maggiore semplicità, sarebbe stato un capolavoro.